HOME / APPUNTI DI UN VIAGGIATORE SCOMODO CON
L’ARTE CONTEMPORANEA A PORTATA DI MOUSE
APPUNTI DI VIAGGIO
Amo l’arte, trovo ancora interessante visitare le mostre e le rassegne in galleria, ma soprattutto amo il web, tutto ciò che vi è dentro, ormai è una condizione irrinunciabile a chi si occupa e cerca di diffondere l’arte. Non essendo succube del diritto d’autore e delle funeree biblioteche intese come archivi statici di conservazione della cultura ufficiale, sono attratto immensamente dalla comunicazione in tempo reale dentro e fuori il villaggio globale. Da qui nasce l’interesse profondo alla dimensione virtuale con la creazione e la “messa in opera” dello Spazio Ophen Art Gallery, del Bongiani Ophen Art Museum e la piattaforma virtuale Sandro Bongiani Vrspace attivata nel 2021 con all’interno Unique Space.
Ecco chiarita la realizzazione delle mostre interattive progettate via Web che io faccio e anche la conseguente presentazione di una raccolta che seppur incompleta di testi critici e recensioni scritti in più di un ventennio di lavoro che oltretutto risultano ancora attuali e profetici. Testi che ho formulato nel tempo, suddivisi per autori, per dibattito e anche per strategia poetica. Poi vi sono i testi recenti al fuori di una inutile classificazione di tendenza e di parrocchia, dedicati ai più importanti artisti contemporanei, i miei artisti, quelli che io amo, i miei compagni di strada e di vita, Insomma, quasi una raccolta e una collezione ideale dei desideri che si trasforma nel web da archivio privato dei miei pensieri a straordinario archivio globale libero e profondamente democratico.
Per caso o forse per necessità mi ritrovo ad essere oggi un interlocutore autosufficiente, un pò artista, blogger, poeta, critico d’arte, gallerista, e forse, lucido osservatore del nostro presente.
Bongiani Arte Contemporanea
Segretery: Francesca Bonanno / http://www.ophenvirtualart.it/contatti.php
Biografia di Giovanni Bonanno: https://ophenartecontemporanea.wordpress.com/2009/01/01/2/

http://www.collezionebongianiartmuseum.it/
IL NUOVO MUSEO VIRTUALE ITALIANO
Il Bongiani Ophen Art Museum è il nuovo museo on-line di Arte Contemporanea. Un nuovo spazio espositivo creato e diretto da Sandro Bongiani & Giovanni Bonanno in continua evoluzione che presenta un’ampia scelta di artisti in “Permanenza Virtuale Con/Temporanea”, è un’opportunità unica per tutti coloro che vogliono godere la qualità e l’emozione dell’arte contemporanea. Il Museo Virtuale Italiano di Arte Contemporanea non ha spazio fisico ed è visibile 24 ore su 24.
Movement: Contemporary Art | Art Moderne | Photography | Mail Art Salerno, Italy Address: Via S. Calenda 105 84126 Salerno (Italia).
Phone: 089 56 48 159 Fax: 089 56 48 159
Contact-Directors/Staff
– Sandro Bongiani & Giovanni Bonanno e- mail:
https://www.sandrobongianivrspace.it/
www.collezionebongianiartmuseum.it | www.ophenvirtualart.it https://ophenartecontemporanea.wordpress.com/
IL BONGIANI MUSEUM: LA COLLEZIONE BONGIANI OPHEN ART MUSEUMCONTEMPORARY ART
COLLECTIONCOLLECTION OF CONTEMPORARY GRAPHICS
Artisti presenti
Sala 1 Vettor Pisani
Sala 2 Mario NIgro
Sala 3 Romano Notari
Sala 4 Joseph Beuys
Sala 5 Vittore Baroni
Sala 6 Paolo Gubinelli
Sala 7 Serge Segay
Sala 8 Anna Boschi
Sala 9 Ryosuke Cohen
Sala 10 Carlo Ramous
Sala 11 Guy Bleus
Sala 12 Mariano Filippetta
Sala 13 Bruno Cassaglia
Sala 14 Mauro Molinari
Sala 15 Andrea Bonanno
Sala 16 Alessandra Angelini
Sala 17 Pascal Lenoir
Sala 18 Arnulf Rainer
Sala 19 Fausto Melotti
Sala 20 Gugliemo Achille Cavellini
Sala 21 Marcello Diotallevi
Sala 22 Luciano Pera
Sala 23 Emilio Morandi
Sala 24 Stathis Chrissicopulos
Sala 25 Rolando Zucchini
Sala 26 Omar Galliani
Sala 27 Paolo Grassino
Sala 28 Coco Gordon
Sala 29 Ray Johnson
Sala 30 Franco Massanova
Sala 31 Guillermo Deisler
Sala 32 Ruggero Maggi
Sala 33 Giuliano Mauri
Sala 34 Luciano Caruso
Sala 35 Giuseppe Modica
Sala 36 Vincenzo Nucci
Sala 37 Clemente Padin
Sala 38 Ercole Pignatelli
Sala 39 Ernesto Terlizzi
Sala 40 Marco Tirelli
Sala 41 Giulia Napoleone
Sala 42 Paolo Scirpa
Sala 43 Shozo Shimamoto
Sala 44 Francesco Somaini
Sala 45 Mattia Moreni
Sala 46 Pedro Cano
Sala 47 Josè Molina
Sala 48 Mimmo Paladino
La Galleria e il Museo Virtuale
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/
Visit:
Web Gallery: https://www.sandrobongianivrspace.it/
http://www.collezionebongianiartmuseum.it
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/contatti.php
” Tutto il Materiale è protetto da diritto d’autore “
Tutti i Diritti sono riservati, per qualsiasi richiesta occorre contattare espressamente l’artista in questione o il Bongiani Ophen Art Museum che si farà carico personalmente di contattare l’artista richiesto per avere Il permesso esplicito di Pubblicazione.
LA GALLERIA INTERATTIVA D‘ARTE CONTEMPORANEA TUTTA VIRTUALE
Nasce la nuova startup di arte contemporanea Sandro Bongiani Vrspace
SANDRO BONGIANI VRSPACE è la nuova realtà virtuale di arte contemporanea creata nel 2021 da Sandro Bongiani Arte Contemporanea. Uno spazio indipendente no-profit impegnato nel sostegno e nella promozione dell’arte contemporanea. L’attuale interfaccia presenta la nuova piattaforma con uno spazio interattivo e veloce capace di rispondere alle esigenze concrete degli utenti del web e un pubblico sempre più vasto e desideroso di conoscere l’arte contemporanea in modo più diretto e “democratico”. Dal 2009 abbiamo realizzato progetti internazionali, mostre collettive, personali e retrospettive presentando diversi e interessanti artisti caratterizzati da una propria specifica visione personale dell’arte, cercando così, di dare il nostro reale apporto alla scena artistica culturale internazionale. VRSPACE non è una tradizionale galleria d’arte o una semplice presentazione web di un book fotografico di opere d’arte destinate alla vendita on-line, ma uno spazio virtuale innovativo e altamente efficiente che usa le strategie consolidate delle gallerie reali del sistema ufficiale dell’arte in modo nuovo e intelligente. Specializzato nella documentazione dell’ attività di art consulting e di diffusione dell’arte contemporanea. Di fatto, l’attività della Sandro Bongiani Arte Contemporanea risulta capace di rispondere alle esigenze concrete degli utenti del web e far conoscere l’arte contemporanea ad un pubblico sempre più vasto e interessato. Queste tre “piattaforme culturali” visibili in tempo reale, risultano per continuità le più importanti gallerie virtuali interattive “no profit” al mondo che operano sistematicamente on line in ambito artistico con un serio programma continuativo di proposte culturali e con uno spazio sempre aperto, non ha una superficie fisica ma solo virtuale, si trova idealmente a Salerno ed è visibile in punta di mouse 24 ore su 24 in tutto il mondo.
SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA
LE MOSTRE IN CORSO:
Grande Mostra Personale di Ray Johnson, (1927 – 1995).
“Ray Johnson, Relazioni marginali sostenibili / One”
SANDRO BONGIANI VRSPACE
Sandro Bongiani Arte Contemporanea è lieta di inaugurare in contemporanea con la 59. Biennale Internazionale di Venezia 2022 la mostra personale dal titolo: “Ray Johnson, Relazioni marginali sostenibili / One” a cura di Sandro Bongiani con opere originali ancora inedite facenti parte della Collezione dell’Archivio Coco Gordon di Colorado (USA). Una collaborazione tra Ray Johnson e Coco Gordon durata oltre un ventennio di contatti e assidue frequenze, dagli anni 70 fino al 1995, anno della sua dipartita, collaborando attivamente assieme in interessanti scambi creativi che secondo noi era doveroso far conoscere.
A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art (1962) e a 50 anni esatti (1972) dalla prima e forse unica mostra in Italia e in Europa di Ray Johnson presso la Galleria Schwarz a Milano di Arturo Schwarz, con una presentazione di Henry Martin, ritorna in Italia un importante evento dell’artista americano con 160 opere originali tra elaborazioni grafiche, progetti, foto dell’artista, performance e testi ancora inediti raccolti nel corso di oltre un ventennio di collaborazioni tra Ray Johnson e Coco Gordon, presenti ora nell’Archivio Coco Gordon di Colorado (USA) e con 24 opere “add to & return” in appendice di vari periodi di lavoro creati da artisti che avevano partecipato all’esperienza innovativa della New York Correspondence Art School.
Una indagine su Ray Johnson ad ampio raggio, considerato dalla critica negli anni 60’ per essere “il più famoso artista sconosciuto di New York e un pioniere della performance e dell’uso della lingua scritta nell’arte visuale. Una pratica basata sulla contaminazione tra collage, fotografia, disegno, performance e testo scritto avvalorato attraverso l’invio postale. Diceva “ho semplicemente dovuto accettare che per una necessità di vita ho scritto molte lettere e dato via molto materiale e informazioni, ed è stata una mia compulsione. E mentre l’ho fatto, è diventato storia. È il mio curriculum, è la mia biografia, è la mia storia, è la mia vita”. I suoi progetti includono prestazioni concettualmente elaborate che si occupavano di relazioni interpersonali e disordini formali. Secondo Coco Gordon, “i suoi lavori non sono mai singole operazione assestanti di mail art, ma nascono da piccole storie, da incontri con le altre persone, da relazioni e riflessioni spontanee capaci di innescare nuovi apporti e nuove azioni al pensero creativo”.
Ray, non amava tanto essere chiamato un mail artista, ma pensava di poter creare un nuovo gruppo di lavoro “Pre Pop Shop” tra Black Mountain e Pop Art. Secondo lui l’arte è vita, del resto, anche la parola “Moticos” utilizzata molto spesso deriva dalla parola osmotic, una specifica qualità caratterizzata da una reciproca influenza, uno scambio fra individui, una compenetrazione di idee, atteggiamenti e realtà culturali, insomma, un nuovo modo di pensare in un processo decisamente fluido e in evoluzione che si rivela in modo puntuale esaminando gli scritti e le azioni performative “Zen Nothings” svolte dall’artista americano. Oggi a distanza di 27 anni dalla morte il suo lavoro sperimentale dagli anni 60’ in poi è considerato dalla critica parte integrante del movimento Fluxus e persino originale anticipatore della Pop Art americana.
Dopo questo importante evento verrà fatta la catalogazione circa 500 opere presenti nella Collezione Gordon di Colorado (USA) che presto verranno ufficialmente rese visibili anche online, in modo stabile a scopo divulgativo e di consultazione presso la startup web “Sandro Bongiani Arte Contemporanea” di Salerno, https://www.sandrobongianivrspace.it/ per opportuni studi e approfondimenti sul lavoro innovativo svolto da questo importante artista pre-pop americano.
Biografia di Ray Johnson (1927-1995)
Nato il 16 ottobre 1927 a Detroit, nel Michigan, i suoi primi anni di vita comprendevano lezioni sporadiche al Detroit Art Institute e un’estate alla Ox-Bow School di Saugatuck, nel Michigan. Nel 1945, Johnson lasciò Detroit per frequentare il progressivo Black Mountain College in North Carolina. Durante i suoi tre anni nel programma, ha studiato con un certo numero di artisti, tra cui Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e Willem de Kooning. Trasferitosi a New York nel 1949, Johnson stringe amicizia tra Robert Rauschenberg e Jasper Johns, sviluppando una forma idiosincratica di Pop Art. Nei decenni successivi, Johnson divenne sempre più impegnato in performance e filosofia Zen, fondendo insieme la pratica artistica con la vita. Il 13 gennaio 1995 Johnson si suicidò, gettandosi da un ponte a Sag Harbor, New York, poi nuotando in mare e annegando. Nel 2002, un documentario sulla vita dell’artista chiamato How to Draw a Bunny, ci fa capire il suo lavoro di ricerca. Oggi, le sue opere si trovano nelle collezioni della National Gallery of Art di Washington, D.C., del Museum of Modern Art di New York, del Walker Art Center di Minneapolis e del Los Angeles County Museum of Art.
Si ringrazia l’Archivio Coco Gordon del Colorado (USA), per aver permesso la realizzazione di questo importante evento europeo su Ray Johnson.
SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA
Opening 30 aprile 2022 h. 18:00
Dal 30 aprile 2022 al 30 giugno 2022
SALERNO
TITOLO: “Ray Johnson, relazioni marginali sostenibili One”
LUOGO: Sandro Bongiani Vrspace
INDIRIZZO: Via S. Calenda 105/D
ORARI: tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
CURATORI: Coco Gordon e Sandro Bongiani
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225
E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com
SITO UFFICIALE: https://www.sandrobongianivrspace.it/
LA MOSTRA IN CORSO:
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
“Ray Johnson Project, Relazioni marginali sostenibili”
La Collezione Bongiani Art Museum è lieta di inaugurare presso lo spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno e in contemporanea con la 59. Biennale Internazionale di Venezia 2022 la mostra collettiva dal titolo: “Ray Johnson Project, Relazioni marginali sostenibili” a cura di Sandro Bongiani con un progetto “add to & return” realizzato da Ruggero Maggi nel 1987 con 72 opere scelte dell’Archivio Amazon di Milano.
Per questo progetto Ray Johnson aveva scritto sul retro di un invito di una sua mostra al Nassau County Museum una frase quando mai profetica.. altro che l’impero della catena di distribuzione di Mr. Bezos!
Ruggero Maggi scrive: Ray aveva già preso da anni l’abitudine di spedire sue immagini per posta invitando gli artisti ad intervenire nello spirito della New Correspondance School. Le “basi”, inviate agli artisti, come le chiamo io, furono sostanzialmente quattro in cui si chiedeva agli artisti di intervenire e rispedire, “add to & return”, utilizzando le immagini che Johnson mi aveva inviato a metà degli anni ’80. Mi sorprende ancora oggi che alcuni di questi fogli, dopo viaggi postali durati anni, ritornano al mittente!
A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art (1962) un altro importante evento in Italia dedicato all’artista americano Ray Johnson considerato dalla critica negli anni 60’ per essere “il più famoso artista sconosciuto di New York e un pioniere della performance e dell’uso della lingua scritta nell’arte visuale. Una pratica basata sulla contaminazione tra collage, fotografia, disegno, performance e testo scritto avvalorato attraverso l’invio postale. I suoi progetti includono prestazioni concettualmente elaborate che si occupavano di relazioni interpersonali che nascono da piccole storie, da incontri con le altre persone, da relazioni e riflessioni spontanee capaci di innescare nuovi apporti e nuove azioni al pensiero creativo”.
Secondo Ray Johnson i l’arte è vita, del resto, anche la parola “Moticos” utilizzata molto spesso deriva dalla parola osmotic, una specifica qualità caratterizzata da una reciproca influenza, uno scambio fra individui, una compenetrazione di idee, atteggiamenti e realtà culturali, insomma, un nuovo modo di pensare in un processo decisamente fluido e in evoluzione che si rivela in modo puntuale esaminando gli scritti e le azioni performative “Zen Nothings” svolte dall’artista americano. Oggi a distanza di 27 anni dalla morte il suo lavoro sperimentale dagli anni 60’ in poi è considerato dalla critica parte integrante del movimento Fluxus e persino originale anticipatore della Pop Art americana.
Ray Johnson, nel 1962, fondò la New York Correspondance School of Art, una sorta di scuola d’arte per corrispondenza nella quale gli elaborati grafici con l’inserimento di timbri e collage venivano per la prima volta spediti per posta a conoscenti e persino ignari destinatari, dando completa autonomia alla comunicazione e rendendo questo nuovo modo di espressione totalmente libero, al di fuori di qualsiasi schema imposto e prefissato dal potere culturale e di conseguenza dal mercato ufficiale dell’arte.
Precursore e anima ribelle, presenza enigmatica e convinto individualista, trasgressivo, estroverso, diseredato ed eremita dell’arte americana, spesso viene associato al gruppo Fluxus per il carattere solitamente minimal-concettuale dei suoi progetti tuttavia, dobbiamo segnalare che Ray Johnson non ha mai fatto parte del “Fluxus”, ma ha comunque condiviso le stesse problematiche e ”l’underground” sperimentale con molti artisti di questo raggruppamento.
Nei primi anni 60, il mitico Johnson si dedicò definitivamente alla Mail Art (l’Arte Postale), combinando oggetti trovati con fumetti, pubblicità, lettere e anche pittura e colore. Diceva che “ amava realizzare opere che combinassero giochi di parole, verbali e visivi”. Nasceva così l’arte postale, divenendo essenzialmente “operazione artistica in progress” di scambi tra individui scavalcando le figure istituzionali del critico e del gallerista d’arte contemporanea.
Oggi, ci appare uno dei personaggi più influenti della Mail Art e nel contempo un grande pioniere solitario dell’arte visuale. americana, influenzando di fatto il futuro dell’arte e divenendo altresì il punto di riferimento per nuove generazioni di giovani artisti.
La Mail Art -scrive Sandro Bongiani- è una sorta di strana ragnatela di comunicazioni creata da altrettanti corrispondenti capace di superare le infinite distanze geografiche del pianeta coinvolgendo concretamente tutte le Nazioni del mondo in un impressionante e gigantesco puzzle mobile, sempre variabile, perennemente in movimento”. L’arte postale con il suo tentacolare network di contatti abbraccia ormai il mondo intero; ogni tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità che rappresenta un universo diversificato di nuove energie poetiche, una sorta di grande “incontro” collettivo, in cui “i giochi di parole non sono solo un gioco”, come giustamente affermava tanti anni fa Alfred Jarry, ma un’altra diversa possibilità di liberarsi dalle costrizioni e dagli impedimenti e dedicarsi compiutamente all’invenzione e alla pura creatività. La Mail Art, per tanti artisti è anche libertà e soprattutto amore e fratellanza.
Artisti presenti a questa rassegna internazionale di Mail Art:
Acosta Bentos, Uruguay I Andrej Tišma, Yugoslavia I Angel Borrero, USA I Angela e Henning Mittendorf, Germania I Anne King, Canada I Antonio Tregnaghi, Italia I Artpool, Ungheria I B. Charpentier, Francia I Brad Goins, USA I Charles Francois, Belgio I ciTIZeN X, Canada I Cleasby, USA I CrackerJack Kid, USA I Creative Thing, USA I D. Jenkins, USA I Daniel Daligand, Francia I Daniel Plunkett, ND I Daniele Sasson, Italia I David Tiffen, England I Desireau, Italia I E. F. Higgins III, USA I Emilio Morandi, Italia I Ennio Carbone, Italia I Gaetano Colonna, Italia I Georg Mühleck, Germania I Gerard Barbot, USA I Gilberto Prado, Brasile I Giorgio Nelva, Italia I Giovanni Fontana, Italia I Giovanni Strada, Italia I Giuseppe Canzi, Italia I Guido Bondioli, USA I Guillermo Deisler, Cile I Harley, Usa I Harry Fox, USA I Heino Otte, Austria I Herbert A. Meyer, Germania I Irja Lähteenmäki, Finlandia I Isao Yoshii, Giappone I J!B!B!, Spagna I Jenny Soup, USA I John M. Byrum, USA I Jorge Caraballo, Uruguay I Josè Van De Broucke, Belgio I Kees Oosterbaan, NL I Keith Bates, GB I Lancillotto Bellini, Italia I Le Depli Amoreux Mensuel, Francia I Lothar Trott, Svizzera I Mágìco Verdún, Spagna I Marcel Stüssi, Svizzera I Massimo Medola, Italia I Mike Bidner, Canada I Mike Duquette, Canada I Mogens Otto Nielsen, Danimarca I Mukata Takamura, Giappone I Mumbles, USA I Nenad Bogdanović, Yugoslavia I Oh Boy!, USA I Oronzo Liuzzi, Italia I Pascal Lenoir, Francia I Phosphorusflourish, USA I PLAGIaT, Danimarca I PLUTØNIUM PRESS, Australia I R. & D. Kamperelić, Yugoslavia I Ray Johnson, USA I Rea Nikonova, Russia I Roberto Keppler, Brasile I Roberto Zito, Italia I Rocola, USA I Ronaldo Comix, USA I Rudi Rubberoid, USA I Ruggero Maggi, Italia I Ruud Janssen, NL I Salvatore Anelli, Italia I Salvatore De Rosa, Italia I Shigeru Nakayama, Giappone I Shozo Shimamoto, Giappone I Stewart Home, GB I Thompson, USA I Tim Mc Haughlin, Canada I Walter Rovere, Italia.
Archivio AMAZON di Ruggero Maggi | Ray Johnson / Project Add & Return1. serie | 1987
Si ringrazia l’Archivio AMAZON di Milano creato da Ruggero Maggi nel 1979 per aver permesso la realizzazione di questa importante mostra dedicata all’artista americano Ray Johnson.
COLLEZIONE BONGIANI ART MUSEUM
TITOLO: Ray Johnson Project, Relazioni marginali sostenibili
Dal 11 Maggio 2022 al 30 Giugno 2022
SALERNO
Opening 11 maggio 2022 h. 18:00
LUOGO: Spazio Ophen Virtual Art Gallery
INDIRIZZO: Via S. Calenda 105/D
ORARI: tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
CURATORI: Ruggero Maggi e Sandro Bongiani
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225
E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com
SITO UFFICIALE: http://www.collezionebongianiartmuseum.it/
LE MOSTRE SVOLTE
SANDRO BONGIANI VRSPACE
Mostra Antologica di RCBz, l’arte tra ironia, satira e immaginazione
Anthological Exhibition by RCBz, “Art between allegory, satire and imagination”.
Opere 1970 – 2021
a cura di Sandro Bongiani
Dal 19 febbraio 2022 al 16 aprile 2022
Sabato 19 febbraio 2022 alle ore 18.00 la galleria SANDRO BONGIANI VRSPACE è lieta di inaugurare la Mostra Antologica di RCBz, l’arte tra ironia, satira e immaginazione.
Dopo decenni di ricerca artistica di digital art e teoria dell’arte, nell’era del fenomeno dei NFT sottovalutiamo ancora oggi il ruolo svolto dagli artisti che dagli anni 70 in poi, come nel caso di RCBz, che per un desiderio di autonomia, hanno svolto ricerche e proposte alternative utilizzando la tecnologia e il computer assai poco concilianti rispetto alle ipotesi prospettate dal sistema ufficiale dell’arte. L’artista americano RCBz ha sempre vissuto nell’anonimato nonostante sia considerato uno dei migliori creatori di collage digitali in circolazione al mondo. Da diversi decenni RCBz utilizza l’immagine e la stampa digitale per creare l’opera utilizzando una sorta di eterotopia trascorrente tra spazio reale e spazio mentale, tra sintesi e essenza poetica. 72 opere in mostra che abbracciano gran parte del suo lavoro, dai collage degli anni 70’ fino alle opere poetiche del 2021 con una visione sempre tesa a rappresentare la realtà tra ironia, satira e storia dell’arte.
Una indagine originale nata negli anni 70 sotto forma di collage, evoluta successivamente con il digitale tra materialità e immaterialità. Interessato al surrealismo, dal 2007 in poi ha formulato una sua personale weltanschauung carica di relazioni e di accostamenti inconsueti. Proprio in questi anni nascono opere di grande bellezza e fascino come per esempio “Count and Mrs Masque”, del 2008, “Anita Berber del 2011, oppure, la serie di opere “Tictac Fin” del 2014. Sono del 2017 le opere digitali in cui ironizza sui politici americani e soprattutto su Trumph rappresentato in tante opere del 2017 a oggi. In questa sua antologica per la prima volta in Italia, sono presenti 13 opere inedite del 2021 create appositamente in omaggio al grande artista americano Ray Johnson.
La sua arte “super-realista” tratta la realtà frammentando e ricomponendo l’opera in modo altamente visionaria. Una rappresentazione del tutto originale della realtà, con una straordinaria carica visionaria delle cose raccontata in modo poetico tra fantasia, ironia e immaginazione. Non si tratta semplicemente di puro e semplice riporto d’immagini digitali perché non rappresenta la pelle semplicistica del mondo esterno, gli oggetti, le cose, ma il non visto s/velato attraverso frammenti di immagini volutamente recuperati e interpretati per mezzo l’elaborazione combinatoria digitale. Il risultato ottenuto è aver prodotto nel corso di diversi anni di lavoro nuove situazioni di tipo immaginifico destrutturate e nel contempo ricomposte del tutto nuove. Alla fine sta solo allo spettatore saper decifrare e decriptare le immagini prodotte dall’artista. Un chiaro atteggiamento decisamente visionario della realtà in una commistione di elementi che di fatto alterano il normale rapporto delle cose trasformandosi in qualcosa di altro, mai esistito e molto più concreto. Queste riflessioni mentali nascono e vivono in questo anestetizzato contesto storico-sociale carico di grande incertezza e disumanità in cui si confezionano incomprensioni, ingiustizie e reiterati condizionamenti sociali.
Si ringrazia l’Archivio RCBz del Minnesota, e la Collezione Bongiani Art Museum di Salerno per aver permesso la realizzazione di questa importante mostra antologica.
SANDRO BONGIANI VRSPACE
ANTOLOGICA DI RCBz / l’arte tra ironia, satira e immaginazione
Opere 1970 – 2021
Vernissage 19 febbraio 2022 ore 18:00
Via S. Calenda, 105/D – Salerno (Italy). Tel/Fax 089 56 48 159
e-mail: bongianimuseum@gmail.com
Web evento: https://www.sandrobongianivrspace.it/
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
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SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
MOSTRA COLLETTIVA INTERNAZIONALE
“Marginal Artistamps History, the alternative artist philately”
a cura di Sandro Bongiani
Dal 28 febbraio 2022 al 24 aprile 2022
Opera di Irma Blank, Italia
La mostra vuole indagare un diverso approccio all’arte e alle ricerche in atto. Dopo la Collettiva Internazionale “ARTISTAMPS / Interfolio all’Encyclopedie Covid-19”, del 2020 sul problema urgente della pandemia capitalistica globale da Coronavirus, ecco un’altra rassegna dal titolo “Marginal Artistamps History”, una sorta di breve storia dell’artistamps svolta con una lettura puntuale di come intendere il francobollo d’artista. Una indagine a tutto campo di come si è sviluppata la ricerca dell’artistamps nel corso di circa cento anni di proposte internazionali da parte degli artisti “marginali attivi” interessati a una diversa creatività non uniformata al sistema ufficiale dell’arte. Lo scopo della mostra è far conoscere meglio la creatività marginale degli artisti di frontiera. Insomma, una sorta di pagina storica di come si è evoluta nel tempo questa pratica, spesso pensata come interferenza riflessiva e poetica capace di viaggiare e percorrere il mondo e far riflettere sui temi di un momento reale o fantastico della vita.
Con il termine Artistamps, si intendono i “francobolli d’artista”, le creazioni grafiche degli artisti (francobolli errati, non ufficiali e non postali) che orbitano di preferenza nella Mail Art, nella Poesia visiva e più in generale nella cosiddetta arte Concettuale, opere che ricordano e interpretano in maniera originale le affrancature emesse dai Servizi postali ufficiali delle varie nazioni. Perché possano venire considerati francobolli d’artista (artistamps), i lavori devono avere forma di francobollo, la dentellatura, la piccola dimensione, l’utilizzo della carta gommata, che poi questa forma base venga spesso stravolta fa parte dell’operazione artistica, sempre nel limite che essa sia ancora riconoscibile e quindi possa essere ancora recepita visivamente. Per far sì che un limite venga davvero superato occorre che ci sia la premessa e quindi l’illusione di avere in mano un “francobollo”. Tuttavia, se sono “in forma di francobollo”, non vuol dire necessariamente che i francobolli d’artista “lo sono davvero” come afferma giustamente in un suo intervento Mirella Bentivoglio, pertanto, non sono da considerarsi semplici creazioni tipografiche a valore legale in funzione di una reale spedizione postale.
Le opere di Artistamps, spedite per posta sono la chiara testimonianza di un viaggio che si arricchisce sempre più di nuove proposte comunicative divenendo parte dell’opera stessa. Ecco svelato il potere trasformatore e liberatorio della parola “”artistamps” capace di condividere, provvisoriamente la forma di un francobollo per indicare una funzione momentanea, per poi, magari trovare subito un diverso ordine e sbocco linguistico, divenendo molto spesso efficace messaggio poetico in grado di superare barriere e limiti fittizi. L’aggiunta di un timbro al francobollo su una busta, rielaborato in un formato decisamente diverso rispetto ai francobolli ufficiali in corso dei servizi postali alla fine vanno a decretare un diverso stato di appartenenza portando una sorta di riflessione sulle immagini e sui segni di un momento reale o fantastico del vivere.
Tutto nasce come fenomeno artistico “underground” con le prime proposte degli anni 20 nate da un “errore filatelico” di Giacomo Balla, e soprattutto dal 1937 in poi, da alcuni pionieri di questa forma come per esempio Karl Schwesig e Michael V. Hitrovo. Solo negli anni ’60, con la diffusione della Mail Art, ideata da Ray Johnson condividendo le proposte del movimento Fluxus: una forma d’arte essenzialmente e totalmente svincolata da giochi di potere e libera da qualsiasi logica produttiva si poté assistere a una diffusione di questa pratica che nel 1982 Thomas Michael Bidner coniò il termine “Artistamp”.
In questa rassegna internazionale vengono presentate 72 opere dei principali artisti storici e da importanti autori contemporanei ancora attivi. Dai francobolli del 1924 di Giacomo Balla ai primi artistamps dell’artista espressionista tedesco Karl Schwesig, dal russo Michael V. Hitrovo al francese Yves Klein, Ray Johnson, George Maciunas, Guglielmo Achille Cavellini, Clemente Padin, Lamberto Pignotti, Enzo Benedetto, E. F. Higgins III, Guy Bleus, Edwin Varney, Paolo Scirpa, Shozo Shimamoto, Ruggero Maggi, Jas W Felter, Ben Vautier, John Held JR, Anna Banana, Piermario Ciani, Ryosuke Cohen, Irma Blank, RCBz, BuZ Blurr, Carl T. Chew, Darlene Altschul, Chuck Welch, Marcello Diotallevi, Matthew Rose, Vittore Baroni, Ruud Janssen, Pascal Lenoir, Otto D Sherman, Anna Boschi, Crackerjack Kid, Mauro Molinari, Ko De Jonge, Gyorgy Galantai, John M. Bennett, Michael Leigh, e persino Mirella Bentivoglio, fino agli artisti contemporanei di oggi. Sono presenti in mostra le opere della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno e anche diverse opere storiche di importanti istituzioni e collezioni private.
72 ARTISTI PRESENTI A QUESTA RASSEGNA INTERNAZIONALE DI ARTISTAMPS
Giacomo Balla, Italia I Karl Schwesig I Germania I Michael V. Hitrovo, Russia I Ives Klein, Francia I Ray Johnson, USA I George Maciunas, USA I Lamberto Pignotti, Italia I Guglielmo Achille Cavellini, Italia I E. F. Higgins III, Usa I Clemente Padin, Uruguay I Enzo Benedetto e Giulio Lotti, Italia I Guy Bleus, Belgio I Edwin Varney, Canada I Mirella Bentivoglio, Italia I Paolo Scirpa, Italia I Shozo Shimamoto, Giappone I Ruggero Maggi, Italia I Jas W Felter, Canada I Ben Vautier, Francia I John Held JR, Usa I Anna Banana, Usa I Piermario Ciani, Italia I Ryosuke Cohen, Giappone I Irma Blank, Italia I RCBz, – Usa I BuZ Blurr, Usa I Carl T. Chew, Usa I Darlene Altschul, Usa I Chuck Welch, Usa I Marcello Diotallevi, Italia I Matthew Rose, Francia I Vittore Baroni, Italia I Ruud Janssen, Olanda I Pascal Lenoir, Francia I Otto D Sherman, Usa I C. Mehrl Bennett, Usa I Anna Boschi, Italia I Dmitry Babenko, Russia I Crackerjack Kid, Usa I Greta Schodl, Austria I Alexander Kholopov, Russia I Marina Salmaso, Danimarca I Bobo Bianchi, Italia I Giovanni Bonanno, Italia I Michel Della Vedova, Francia I Mauro Molinari, Italia I Natalie Lamanova, Russia I Willie Marlowe, Usa I Daniel Daligand, Francia I Domenico Ferrara Foria Italia I On Boy Mailart, Usa I Ko De Jonge, Olanda I Giancarlo Pucci, Italia I Gyorgy Galantai, Ungheria I Picasso Gaglione, Usa I Jurgen O. Olbrich, Germania I John M. Bennett, Usa I Valery Shimanovsky, Russia I Michael Leigh, Gran Bretagna I PtrziaTictac, Germania I D.C. Spaulding, Usa I Remy Penard, Francia I Ferrari Ezio, Belgio I Fernanda Fedi, Italia I Gianni Romeo, Italia I Gino Gini, Italia I Emilio Morandi Italia I Claudio Grandinetti, Italia I Serse Luigetti, Italia I Antonio Sassu, Italia I Alfonso Caccavale, Italia I Pablo Dorico Sempere, Danimarca.
SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA
LE MOSTRE IN CORSO:
Grande Mostra Personale di Ray Johnson, (1927 – 1995).
“Ray Johnson, Relazioni marginali sostenibili / One”
SANDRO BONGIANI VRSPACE
Sandro Bongiani Arte Contemporanea è lieta di inaugurare in contemporanea con la 59. Biennale Internazionale di Venezia 2022 la mostra personale dal titolo: “Ray Johnson, Relazioni marginali sostenibili / One” a cura di Sandro Bongiani con opere originali ancora inedite facenti parte della Collezione dell’Archivio Coco Gordon di Colorado (USA). Una collaborazione tra Ray Johnson e Coco Gordon durata oltre un ventennio di contatti e assidue frequenze, dagli anni 70 fino al 1995, anno della sua dipartita, collaborando attivamente assieme in interessanti scambi creativi che secondo noi era doveroso far conoscere.
A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art (1962) e a 50 anni esatti (1972) dalla prima e forse unica mostra in Italia e in Europa di Ray Johnson presso la Galleria Schwarz a Milano di Arturo Schwarz, con una presentazione di Henry Martin, ritorna in Italia un importante evento dell’artista americano con 160 opere originali tra elaborazioni grafiche, progetti, foto dell’artista, performance e testi ancora inediti raccolti nel corso di oltre un ventennio di collaborazioni tra Ray Johnson e Coco Gordon, presenti ora nell’Archivio Coco Gordon di Colorado (USA) e con 24 opere “add to & return” in appendice di vari periodi di lavoro creati da artisti che avevano partecipato all’esperienza innovativa della New York Correspondence Art School.
Una indagine su Ray Johnson ad ampio raggio, considerato dalla critica negli anni 60’ per essere “il più famoso artista sconosciuto di New York e un pioniere della performance e dell’uso della lingua scritta nell’arte visuale. Una pratica basata sulla contaminazione tra collage, fotografia, disegno, performance e testo scritto avvalorato attraverso l’invio postale. Diceva “ho semplicemente dovuto accettare che per una necessità di vita ho scritto molte lettere e dato via molto materiale e informazioni, ed è stata una mia compulsione. E mentre l’ho fatto, è diventato storia. È il mio curriculum, è la mia biografia, è la mia storia, è la mia vita”. I suoi progetti includono prestazioni concettualmente elaborate che si occupavano di relazioni interpersonali e disordini formali. Secondo Coco Gordon, “i suoi lavori non sono mai singole operazione assestanti di mail art, ma nascono da piccole storie, da incontri con le altre persone, da relazioni e riflessioni spontanee capaci di innescare nuovi apporti e nuove azioni al pensero creativo”.
Ray, non amava tanto essere chiamato un mail artista, ma pensava di poter creare un nuovo gruppo di lavoro “Pre Pop Shop” tra Black Mountain e Pop Art. Secondo lui l’arte è vita, del resto, anche la parola “Moticos” utilizzata molto spesso deriva dalla parola osmotic, una specifica qualità caratterizzata da una reciproca influenza, uno scambio fra individui, una compenetrazione di idee, atteggiamenti e realtà culturali, insomma, un nuovo modo di pensare in un processo decisamente fluido e in evoluzione che si rivela in modo puntuale esaminando gli scritti e le azioni performative “Zen Nothings” svolte dall’artista americano. Oggi a distanza di 27 anni dalla morte il suo lavoro sperimentale dagli anni 60’ in poi è considerato dalla critica parte integrante del movimento Fluxus e persino originale anticipatore della Pop Art americana.
Dopo questo importante evento verrà fatta la catalogazione circa 500 opere presenti nella Collezione Gordon di Colorado (USA) che presto verranno ufficialmente rese visibili anche online, in modo stabile a scopo divulgativo e di consultazione presso la startup web “Sandro Bongiani Arte Contemporanea” di Salerno, https://www.sandrobongianivrspace.it/ per opportuni studi e approfondimenti sul lavoro innovativo svolto da questo importante artista pre-pop americano.
Biografia di Ray Johnson (1927-1995)
Nato il 16 ottobre 1927 a Detroit, nel Michigan, i suoi primi anni di vita comprendevano lezioni sporadiche al Detroit Art Institute e un’estate alla Ox-Bow School di Saugatuck, nel Michigan. Nel 1945, Johnson lasciò Detroit per frequentare il progressivo Black Mountain College in North Carolina. Durante i suoi tre anni nel programma, ha studiato con un certo numero di artisti, tra cui Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e Willem de Kooning. Trasferitosi a New York nel 1949, Johnson stringe amicizia tra Robert Rauschenberg e Jasper Johns, sviluppando una forma idiosincratica di Pop Art. Nei decenni successivi, Johnson divenne sempre più impegnato in performance e filosofia Zen, fondendo insieme la pratica artistica con la vita. Il 13 gennaio 1995 Johnson si suicidò, gettandosi da un ponte a Sag Harbor, New York, poi nuotando in mare e annegando. Nel 2002, un documentario sulla vita dell’artista chiamato How to Draw a Bunny, ci fa capire il suo lavoro di ricerca. Oggi, le sue opere si trovano nelle collezioni della National Gallery of Art di Washington, D.C., del Museum of Modern Art di New York, del Walker Art Center di Minneapolis e del Los Angeles County Museum of Art.
Si ringrazia l’Archivio Coco Gordon del Colorado (USA), per aver permesso la realizzazione di questo importante evento europeo su Ray Johnson.
SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA
Opening 30 aprile 2022 h. 18:00
Dal 30 aprile 2022 al 30 giugno 2022
SALERNO
TITOLO: “Ray Johnson, relazioni marginali sostenibili One”
LUOGO: Sandro Bongiani Vrspace
INDIRIZZO: Via S. Calenda 105/D
ORARI: tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
CURATORI: Coco Gordon e Sandro Bongiani
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225
E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com
SITO UFFICIALE: https://www.sandrobongianivrspace.it/
LA MOSTRA IN CORSO:
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
“Ray Johnson Project, Relazioni marginali sostenibili”
La Collezione Bongiani Art Museum è lieta di inaugurare presso lo spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno e in contemporanea con la 59. Biennale Internazionale di Venezia 2022 la mostra collettiva dal titolo: “Ray Johnson Project, Relazioni marginali sostenibili” a cura di Sandro Bongiani con un progetto “add to & return” realizzato da Ruggero Maggi nel 1987 con 72 opere scelte dell’Archivio Amazon di Milano.
Per questo progetto Ray Johnson aveva scritto sul retro di un invito di una sua mostra al Nassau County Museum una frase quando mai profetica.. altro che l’impero della catena di distribuzione di Mr. Bezos!
Ruggero Maggi scrive: Ray aveva già preso da anni l’abitudine di spedire sue immagini per posta invitando gli artisti ad intervenire nello spirito della New Correspondance School. Le “basi”, inviate agli artisti, come le chiamo io, furono sostanzialmente quattro in cui si chiedeva agli artisti di intervenire e rispedire, “add to & return”, utilizzando le immagini che Johnson mi aveva inviato a metà degli anni ’80. Mi sorprende ancora oggi che alcuni di questi fogli, dopo viaggi postali durati anni, ritornano al mittente!
A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art (1962) un altro importante evento in Italia dedicato all’artista americano Ray Johnson considerato dalla critica negli anni 60’ per essere “il più famoso artista sconosciuto di New York e un pioniere della performance e dell’uso della lingua scritta nell’arte visuale. Una pratica basata sulla contaminazione tra collage, fotografia, disegno, performance e testo scritto avvalorato attraverso l’invio postale. I suoi progetti includono prestazioni concettualmente elaborate che si occupavano di relazioni interpersonali che nascono da piccole storie, da incontri con le altre persone, da relazioni e riflessioni spontanee capaci di innescare nuovi apporti e nuove azioni al pensiero creativo”.
Secondo Ray Johnson i l’arte è vita, del resto, anche la parola “Moticos” utilizzata molto spesso deriva dalla parola osmotic, una specifica qualità caratterizzata da una reciproca influenza, uno scambio fra individui, una compenetrazione di idee, atteggiamenti e realtà culturali, insomma, un nuovo modo di pensare in un processo decisamente fluido e in evoluzione che si rivela in modo puntuale esaminando gli scritti e le azioni performative “Zen Nothings” svolte dall’artista americano. Oggi a distanza di 27 anni dalla morte il suo lavoro sperimentale dagli anni 60’ in poi è considerato dalla critica parte integrante del movimento Fluxus e persino originale anticipatore della Pop Art americana.
Ray Johnson, nel 1962, fondò la New York Correspondance School of Art, una sorta di scuola d’arte per corrispondenza nella quale gli elaborati grafici con l’inserimento di timbri e collage venivano per la prima volta spediti per posta a conoscenti e persino ignari destinatari, dando completa autonomia alla comunicazione e rendendo questo nuovo modo di espressione totalmente libero, al di fuori di qualsiasi schema imposto e prefissato dal potere culturale e di conseguenza dal mercato ufficiale dell’arte.
Precursore e anima ribelle, presenza enigmatica e convinto individualista, trasgressivo, estroverso, diseredato ed eremita dell’arte americana, spesso viene associato al gruppo Fluxus per il carattere solitamente minimal-concettuale dei suoi progetti tuttavia, dobbiamo segnalare che Ray Johnson non ha mai fatto parte del “Fluxus”, ma ha comunque condiviso le stesse problematiche e ”l’underground” sperimentale con molti artisti di questo raggruppamento.
Nei primi anni 60, il mitico Johnson si dedicò definitivamente alla Mail Art (l’Arte Postale), combinando oggetti trovati con fumetti, pubblicità, lettere e anche pittura e colore. Diceva che “ amava realizzare opere che combinassero giochi di parole, verbali e visivi”. Nasceva così l’arte postale, divenendo essenzialmente “operazione artistica in progress” di scambi tra individui scavalcando le figure istituzionali del critico e del gallerista d’arte contemporanea.
Oggi, ci appare uno dei personaggi più influenti della Mail Art e nel contempo un grande pioniere solitario dell’arte visuale. americana, influenzando di fatto il futuro dell’arte e divenendo altresì il punto di riferimento per nuove generazioni di giovani artisti.
La Mail Art -scrive Sandro Bongiani- è una sorta di strana ragnatela di comunicazioni creata da altrettanti corrispondenti capace di superare le infinite distanze geografiche del pianeta coinvolgendo concretamente tutte le Nazioni del mondo in un impressionante e gigantesco puzzle mobile, sempre variabile, perennemente in movimento”. L’arte postale con il suo tentacolare network di contatti abbraccia ormai il mondo intero; ogni tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità che rappresenta un universo diversificato di nuove energie poetiche, una sorta di grande “incontro” collettivo, in cui “i giochi di parole non sono solo un gioco”, come giustamente affermava tanti anni fa Alfred Jarry, ma un’altra diversa possibilità di liberarsi dalle costrizioni e dagli impedimenti e dedicarsi compiutamente all’invenzione e alla pura creatività. La Mail Art, per tanti artisti è anche libertà e soprattutto amore e fratellanza.
Artisti presenti a questa rassegna internazionale di Mail Art:
Acosta Bentos, Uruguay I Andrej Tišma, Yugoslavia I Angel Borrero, USA I Angela e Henning Mittendorf, Germania I Anne King, Canada I Antonio Tregnaghi, Italia I Artpool, Ungheria I B. Charpentier, Francia I Brad Goins, USA I Charles Francois, Belgio I ciTIZeN X, Canada I Cleasby, USA I CrackerJack Kid, USA I Creative Thing, USA I D. Jenkins, USA I Daniel Daligand, Francia I Daniel Plunkett, ND I Daniele Sasson, Italia I David Tiffen, England I Desireau, Italia I E. F. Higgins III, USA I Emilio Morandi, Italia I Ennio Carbone, Italia I Gaetano Colonna, Italia I Georg Mühleck, Germania I Gerard Barbot, USA I Gilberto Prado, Brasile I Giorgio Nelva, Italia I Giovanni Fontana, Italia I Giovanni Strada, Italia I Giuseppe Canzi, Italia I Guido Bondioli, USA I Guillermo Deisler, Cile I Harley, Usa I Harry Fox, USA I Heino Otte, Austria I Herbert A. Meyer, Germania I Irja Lähteenmäki, Finlandia I Isao Yoshii, Giappone I J!B!B!, Spagna I Jenny Soup, USA I John M. Byrum, USA I Jorge Caraballo, Uruguay I Josè Van De Broucke, Belgio I Kees Oosterbaan, NL I Keith Bates, GB I Lancillotto Bellini, Italia I Le Depli Amoreux Mensuel, Francia I Lothar Trott, Svizzera I Mágìco Verdún, Spagna I Marcel Stüssi, Svizzera I Massimo Medola, Italia I Mike Bidner, Canada I Mike Duquette, Canada I Mogens Otto Nielsen, Danimarca I Mukata Takamura, Giappone I Mumbles, USA I Nenad Bogdanović, Yugoslavia I Oh Boy!, USA I Oronzo Liuzzi, Italia I Pascal Lenoir, Francia I Phosphorusflourish, USA I PLAGIaT, Danimarca I PLUTØNIUM PRESS, Australia I R. & D. Kamperelić, Yugoslavia I Ray Johnson, USA I Rea Nikonova, Russia I Roberto Keppler, Brasile I Roberto Zito, Italia I Rocola, USA I Ronaldo Comix, USA I Rudi Rubberoid, USA I Ruggero Maggi, Italia I Ruud Janssen, NL I Salvatore Anelli, Italia I Salvatore De Rosa, Italia I Shigeru Nakayama, Giappone I Shozo Shimamoto, Giappone I Stewart Home, GB I Thompson, USA I Tim Mc Haughlin, Canada I Walter Rovere, Italia.
Archivio AMAZON di Ruggero Maggi | Ray Johnson / Project Add & Return1. serie | 1987
Si ringrazia l’Archivio AMAZON di Milano creato da Ruggero Maggi nel 1979 per aver permesso la realizzazione di questa importante mostra dedicata all’artista americano Ray Johnson.
COLLEZIONE BONGIANI ART MUSEUM
TITOLO: Ray Johnson Project, Relazioni marginali sostenibili
Dal 11 Maggio 2022 al 30 Giugno 2022
SALERNO
Opening 11 maggio 2022 h. 18:00
LUOGO: Spazio Ophen Virtual Art Gallery
INDIRIZZO: Via S. Calenda 105/D
ORARI: tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
CURATORI: Ruggero Maggi e Sandro Bongiani
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225
E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com
SITO UFFICIALE: http://www.collezionebongianiartmuseum.it/
LE MOSTRE SVOLTE
SANDRO BONGIANI VRSPACE
Mostra Antologica di RCBz, l’arte tra ironia, satira e immaginazione
Anthological Exhibition by RCBz, “Art between allegory, satire and imagination”.
Opere 1970 – 2021
a cura di Sandro Bongiani
Dal 19 febbraio 2022 al 16 aprile 2022
Sabato 19 febbraio 2022 alle ore 18.00 la galleria SANDRO BONGIANI VRSPACE è lieta di inaugurare la Mostra Antologica di RCBz, l’arte tra ironia, satira e immaginazione.
Dopo decenni di ricerca artistica di digital art e teoria dell’arte, nell’era del fenomeno dei NFT sottovalutiamo ancora oggi il ruolo svolto dagli artisti che dagli anni 70 in poi, come nel caso di RCBz, che per un desiderio di autonomia, hanno svolto ricerche e proposte alternative utilizzando la tecnologia e il computer assai poco concilianti rispetto alle ipotesi prospettate dal sistema ufficiale dell’arte. L’artista americano RCBz ha sempre vissuto nell’anonimato nonostante sia considerato uno dei migliori creatori di collage digitali in circolazione al mondo. Da diversi decenni RCBz utilizza l’immagine e la stampa digitale per creare l’opera utilizzando una sorta di eterotopia trascorrente tra spazio reale e spazio mentale, tra sintesi e essenza poetica. 72 opere in mostra che abbracciano gran parte del suo lavoro, dai collage degli anni 70’ fino alle opere poetiche del 2021 con una visione sempre tesa a rappresentare la realtà tra ironia, satira e storia dell’arte.
Una indagine originale nata negli anni 70 sotto forma di collage, evoluta successivamente con il digitale tra materialità e immaterialità. Interessato al surrealismo, dal 2007 in poi ha formulato una sua personale weltanschauung carica di relazioni e di accostamenti inconsueti. Proprio in questi anni nascono opere di grande bellezza e fascino come per esempio “Count and Mrs Masque”, del 2008, “Anita Berber del 2011, oppure, la serie di opere “Tictac Fin” del 2014. Sono del 2017 le opere digitali in cui ironizza sui politici americani e soprattutto su Trumph rappresentato in tante opere del 2017 a oggi. In questa sua antologica per la prima volta in Italia, sono presenti 13 opere inedite del 2021 create appositamente in omaggio al grande artista americano Ray Johnson.
La sua arte “super-realista” tratta la realtà frammentando e ricomponendo l’opera in modo altamente visionaria. Una rappresentazione del tutto originale della realtà, con una straordinaria carica visionaria delle cose raccontata in modo poetico tra fantasia, ironia e immaginazione. Non si tratta semplicemente di puro e semplice riporto d’immagini digitali perché non rappresenta la pelle semplicistica del mondo esterno, gli oggetti, le cose, ma il non visto s/velato attraverso frammenti di immagini volutamente recuperati e interpretati per mezzo l’elaborazione combinatoria digitale. Il risultato ottenuto è aver prodotto nel corso di diversi anni di lavoro nuove situazioni di tipo immaginifico destrutturate e nel contempo ricomposte del tutto nuove. Alla fine sta solo allo spettatore saper decifrare e decriptare le immagini prodotte dall’artista. Un chiaro atteggiamento decisamente visionario della realtà in una commistione di elementi che di fatto alterano il normale rapporto delle cose trasformandosi in qualcosa di altro, mai esistito e molto più concreto. Queste riflessioni mentali nascono e vivono in questo anestetizzato contesto storico-sociale carico di grande incertezza e disumanità in cui si confezionano incomprensioni, ingiustizie e reiterati condizionamenti sociali.
Si ringrazia l’Archivio RCBz del Minnesota, e la Collezione Bongiani Art Museum di Salerno per aver permesso la realizzazione di questa importante mostra antologica.
SANDRO BONGIANI VRSPACE
ANTOLOGICA DI RCBz / l’arte tra ironia, satira e immaginazione
Opere 1970 – 2021
Vernissage 19 febbraio 2022 ore 18:00
Via S. Calenda, 105/D – Salerno (Italy). Tel/Fax 089 56 48 159
e-mail: bongianimuseum@gmail.com
Web evento: https://www.sandrobongianivrspace.it/
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
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SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
MOSTRA COLLETTIVA INTERNAZIONALE
“Marginal Artistamps History, the alternative artist philately”
a cura di Sandro Bongiani
Dal 28 febbraio 2022 al 24 aprile 2022
Opera di Irma Blank, Italia
La mostra vuole indagare un diverso approccio all’arte e alle ricerche in atto. Dopo la Collettiva Internazionale “ARTISTAMPS / Interfolio all’Encyclopedie Covid-19”, del 2020 sul problema urgente della pandemia capitalistica globale da Coronavirus, ecco un’altra rassegna dal titolo “Marginal Artistamps History”, una sorta di breve storia dell’artistamps svolta con una lettura puntuale di come intendere il francobollo d’artista. Una indagine a tutto campo di come si è sviluppata la ricerca dell’artistamps nel corso di circa cento anni di proposte internazionali da parte degli artisti “marginali attivi” interessati a una diversa creatività non uniformata al sistema ufficiale dell’arte. Lo scopo della mostra è far conoscere meglio la creatività marginale degli artisti di frontiera. Insomma, una sorta di pagina storica di come si è evoluta nel tempo questa pratica, spesso pensata come interferenza riflessiva e poetica capace di viaggiare e percorrere il mondo e far riflettere sui temi di un momento reale o fantastico della vita.
Con il termine Artistamps, si intendono i “francobolli d’artista”, le creazioni grafiche degli artisti (francobolli errati, non ufficiali e non postali) che orbitano di preferenza nella Mail Art, nella Poesia visiva e più in generale nella cosiddetta arte Concettuale, opere che ricordano e interpretano in maniera originale le affrancature emesse dai Servizi postali ufficiali delle varie nazioni. Perché possano venire considerati francobolli d’artista (artistamps), i lavori devono avere forma di francobollo, la dentellatura, la piccola dimensione, l’utilizzo della carta gommata, che poi questa forma base venga spesso stravolta fa parte dell’operazione artistica, sempre nel limite che essa sia ancora riconoscibile e quindi possa essere ancora recepita visivamente. Per far sì che un limite venga davvero superato occorre che ci sia la premessa e quindi l’illusione di avere in mano un “francobollo”. Tuttavia, se sono “in forma di francobollo”, non vuol dire necessariamente che i francobolli d’artista “lo sono davvero” come afferma giustamente in un suo intervento Mirella Bentivoglio, pertanto, non sono da considerarsi semplici creazioni tipografiche a valore legale in funzione di una reale spedizione postale.
Le opere di Artistamps, spedite per posta sono la chiara testimonianza di un viaggio che si arricchisce sempre più di nuove proposte comunicative divenendo parte dell’opera stessa. Ecco svelato il potere trasformatore e liberatorio della parola “”artistamps” capace di condividere, provvisoriamente la forma di un francobollo per indicare una funzione momentanea, per poi, magari trovare subito un diverso ordine e sbocco linguistico, divenendo molto spesso efficace messaggio poetico in grado di superare barriere e limiti fittizi. L’aggiunta di un timbro al francobollo su una busta, rielaborato in un formato decisamente diverso rispetto ai francobolli ufficiali in corso dei servizi postali alla fine vanno a decretare un diverso stato di appartenenza portando una sorta di riflessione sulle immagini e sui segni di un momento reale o fantastico del vivere.
Tutto nasce come fenomeno artistico “underground” con le prime proposte degli anni 20 nate da un “errore filatelico” di Giacomo Balla, e soprattutto dal 1937 in poi, da alcuni pionieri di questa forma come per esempio Karl Schwesig e Michael V. Hitrovo. Solo negli anni ’60, con la diffusione della Mail Art, ideata da Ray Johnson condividendo le proposte del movimento Fluxus: una forma d’arte essenzialmente e totalmente svincolata da giochi di potere e libera da qualsiasi logica produttiva si poté assistere a una diffusione di questa pratica che nel 1982 Thomas Michael Bidner coniò il termine “Artistamp”.
In questa rassegna internazionale vengono presentate 72 opere dei principali artisti storici e da importanti autori contemporanei ancora attivi. Dai francobolli del 1924 di Giacomo Balla ai primi artistamps dell’artista espressionista tedesco Karl Schwesig, dal russo Michael V. Hitrovo al francese Yves Klein, Ray Johnson, George Maciunas, Guglielmo Achille Cavellini, Clemente Padin, Lamberto Pignotti, Enzo Benedetto, E. F. Higgins III, Guy Bleus, Edwin Varney, Paolo Scirpa, Shozo Shimamoto, Ruggero Maggi, Jas W Felter, Ben Vautier, John Held JR, Anna Banana, Piermario Ciani, Ryosuke Cohen, Irma Blank, RCBz, BuZ Blurr, Carl T. Chew, Darlene Altschul, Chuck Welch, Marcello Diotallevi, Matthew Rose, Vittore Baroni, Ruud Janssen, Pascal Lenoir, Otto D Sherman, Anna Boschi, Crackerjack Kid, Mauro Molinari, Ko De Jonge, Gyorgy Galantai, John M. Bennett, Michael Leigh, e persino Mirella Bentivoglio, fino agli artisti contemporanei di oggi. Sono presenti in mostra le opere della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno e anche diverse opere storiche di importanti istituzioni e collezioni private.
72 ARTISTI PRESENTI A QUESTA RASSEGNA INTERNAZIONALE DI ARTISTAMPS
Giacomo Balla, Italia I Karl Schwesig I Germania I Michael V. Hitrovo, Russia I Ives Klein, Francia I Ray Johnson, USA I George Maciunas, USA I Lamberto Pignotti, Italia I Guglielmo Achille Cavellini, Italia I E. F. Higgins III, Usa I Clemente Padin, Uruguay I Enzo Benedetto e Giulio Lotti, Italia I Guy Bleus, Belgio I Edwin Varney, Canada I Mirella Bentivoglio, Italia I Paolo Scirpa, Italia I Shozo Shimamoto, Giappone I Ruggero Maggi, Italia I Jas W Felter, Canada I Ben Vautier, Francia I John Held JR, Usa I Anna Banana, Usa I Piermario Ciani, Italia I Ryosuke Cohen, Giappone I Irma Blank, Italia I RCBz, – Usa I BuZ Blurr, Usa I Carl T. Chew, Usa I Darlene Altschul, Usa I Chuck Welch, Usa I Marcello Diotallevi, Italia I Matthew Rose, Francia I Vittore Baroni, Italia I Ruud Janssen, Olanda I Pascal Lenoir, Francia I Otto D Sherman, Usa I C. Mehrl Bennett, Usa I Anna Boschi, Italia I Dmitry Babenko, Russia I Crackerjack Kid, Usa I Greta Schodl, Austria I Alexander Kholopov, Russia I Marina Salmaso, Danimarca I Bobo Bianchi, Italia I Giovanni Bonanno, Italia I Michel Della Vedova, Francia I Mauro Molinari, Italia I Natalie Lamanova, Russia I Willie Marlowe, Usa I Daniel Daligand, Francia I Domenico Ferrara Foria Italia I On Boy Mailart, Usa I Ko De Jonge, Olanda I Giancarlo Pucci, Italia I Gyorgy Galantai, Ungheria I Picasso Gaglione, Usa I Jurgen O. Olbrich, Germania I John M. Bennett, Usa I Valery Shimanovsky, Russia I Michael Leigh, Gran Bretagna I PtrziaTictac, Germania I D.C. Spaulding, Usa I Remy Penard, Francia I Ferrari Ezio, Belgio I Fernanda Fedi, Italia I Gianni Romeo, Italia I Gino Gini, Italia I Emilio Morandi Italia I Claudio Grandinetti, Italia I Serse Luigetti, Italia I Antonio Sassu, Italia I Alfonso Caccavale, Italia I Pablo Dorico Sempere, Danimarca.
LA GALLERIA VIRTUALE ON-LINE

VISIT: SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART
LA CRITICA D’ARTE
SANDRO BONGIANI / Tra Poesia, Arte e Critica D’Arte.
Sandro Bongiani alias di Giovanni Bonanno è nato nel 1954 nella Valle dei Templi tra Selinunte e Agrigento. Comasco di formazione, da sempre interessato al Naturalismo Integrale, l’artista ha operato insistentemente ai confini delle soglie disciplinari, in una sorta di felice e fertile contaminazione poetica incentrata sul dato progettuale e utopistico avviato precedentemente a Como da artisti di grande interesse come Antonio Sant’Elia, Francesco Somaini, e Ico Parisi.Artista e Critico d’Arte Contemporanea, ha scritto saggi e recensioni su: Kengiro Azuma, Francis Bacon, Paolo Barrile, Carlo Carrà, Marc Chagall, Jean Dubuffet, Franco Francese, Antonio Freiles, Max Huber, Paolo Scirpa, Giuliano Mauri, Gabriele Jardini, Osvaldo Licini, Ruggero Maggi, Kazimir Malevic, Mattia Moreni, Idetoshi Nagasawa, Emil Nolde, Mimmo Paladino, Pino Pascali, Mario Raciti, Roberto Sanesi, Francesco Somaini, Chaim Soutine, Graham Sutherland, Jorrit Tornquist, Willy Franco Longo, Varlin, Wols e Vincenzo Nucci, Clemente Padin, Fausto Melotti, Omar Galliani, Marcello Diotallevi , Ray Johnson e altrettanti importanti i to dal1996 l’attività espositiva dello Spazio Media Immagine di Turate (CO) con esposizioni personali e collettive di importanti artisti contemporanei. Attualmente dirige lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery e il Bongiani Ophen Art Museum di Salerno.
Docente Ordinario di Storia dell’Arte, ha vissuto dal 1977 al 2002 in provincia di Como. Opera e vive a Salerno e dirige l’Archivio “OPHEN VIRTUAL ART GALLERY” di Salerno visibile anche su The Saatchi Gallery , ArtSland e Artween. Attualmente scrive per varie riviste d’arte e collabora attivamente con un suo Blog su Exibart.
L’intervista:– Intervista a Giovanni Bonanno
SCRITTI SU EXIBART RECENSIONI DI SANDRO BONGIANI SU EXIBART
Indice dei testi:Il Dibattito, Dentro e Fuori l’avanguardia
– I sogni e i bi/sogni dell’arte
– L’arte tra natura e tecnologia
– L’Arte tra utopia e regressione
– Quando la Pop con un paf fa tonf
– La ripetizione e la trasgressione
– La superficie elementare delle cose
– Cara Milano, non ti conosco più !!!
– L’arte di confine: due artisti a confronto
– La fortuna di vedere di notte
– Come sarà l’arte del prossimo futuro?
– L’arte di fine secolo: quasi una catastrofe!!!
– MIART : l’arte e il peso delle parole
– Lo sguardo in-definito dell’arte
– Alla Ricerca dell’identità perduta
–In Forma di Francobollo d’artista
– Wunderkammer Artistamps And Cabinet Of Curiosities
–L’evoluzione delle proposte di G. A. Cavellini
– Wols
– Wols
I Manifesti Tecnici di Giovanni Bonanno
– Manifesto Tecnico Della Nuova Non Oggettività: il tempo e lo spazio
Giovanni Bonanno – Milano, 1 Dicembre 1988
– Manifesto Tecnico del tempo Inoggettuale: la realtà artificiale
Giovanni Bonanno – Milano, Maggio 1990
– Manifesto Globale della nuova circolarità elastica
Giovanni Bonanno – Salerno, Giugno 2015
L’intervista a:Ruggero Maggi
P o i e s i s
ARTE COME POESIA:
P o i e s i s
LA PAROLA AI MARGINI DELL”ARTE
Mai più ritornerò nel mio paese
#Viral Emergency / Fate presto please
Tra aforismi detti e refusi: